The Studio Hamelin Blog
Blog di grafica, stampa, Internet, pubblicità di varia natura e tanta saggezza by Studio Hamelin di Firenze
La tua fortuna è la nostra fortuna
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L'unica equazione corretta per un pubblicitario è questa: se il cliente lavora e fa fortuna, il pubblicitario lavora e fa fortuna.
Qualche sera fa, ad una cena, si parlava con alcuni amici di come lavora il pubblicitario a differenza di un'azienda che produce prodotti materiali. Ovviamente, un'agenzia di pubblicità vende prevalentemente servizi, non materassi, scarpe, bottiglie di vino e ombrelloni. Per un certo pregiudizio, può sembrare che i servizi siano più evanescenti di qualcosa di tangibile, ma alla fine non è così. Un buona agenzia di comunicazione non vende solo "idee, progetti" (o provocazioni, in tanti casi!), ma una strategia di crescita aziendale ben precisa, che non solo deve essere progettata e condivisa a monte dal proprio cliente, ma che deve essere rendicontata costantemente e che deve dimostrare risultati effettivi mese dopo mese, anno dopo anno. A differenza di chi si occupa di commercio, l'agenzia pubblicitaria copre diversi tipi di fornitura: la strategia di vendita (progettazione e messa in pratica), la produzione dei mezzi pubblicitari (prodotti tipografici, insegne, targhe, divise, etichette, etc), il web marketing (ovvero ogni sforzo di vendita su Internet, dal sito ai social media), l'analisi statistica (che va dall'analisi preliminare fino al calcolo del ROI), la rendicontazione (ovvero, ad 1 Euro di spesa pubblicitaria deve poter essere collegata direttamente una cifra di guadagno - pratica molto rara!).
Quindi fare una buona promozione ad un'azienda, piccola o grande che sia, significa coordinare tutti questi prodotti, tangibili ed intangibili, con un unico fine in mente: la fortuna del proprio cliente. Preferisco usare la parola "fortuna" piuttosto che la parola "successo" o "ricchezza", in quanto la parola "fortuna" implica un concetto molto positivo e buono (per i Romani implicava sempre l'intraprendenza positiva e anche un aspetto amoroso!). Il pubblicitario dev'essere uno stratega a lungo termine, deve pensare sì all'arricchimento del cliente, ma anche alla sua buona reputazione, alla sua crescita, a fargli ottenere il riconoscimento pubblico del proprio lavoro. Per questa ragione, ciò che rende "fortunato" un incontro fra noi ed un cliente è innanzitutto l'armonia, la sintonia e l'unione di intenti. Se un cliente lavora bene, con cura, con soddisfazione, con correttezza, noi possiamo essere la sua fortuna per il fatto che lavoreremo con cura, soddisfazione e correttezza alla diffusione e alla pubblicizzazione del suo lavoro.
Noi siamo un medium, ovvero un tramite. Ma in questo essere tramite siamo un mezzo fondamentale per far arrivare al maggior pubblico possibile l'idea sana e giusta che sta alla base del lavoro del nostro cliente. Quindi non andiamo bene per tutti e tutti non vanno bene per noi. Bisogna incontrarsi, capirsi e piacersi. La dea Fortuna pretende la scintilla. Se siamo simili, entrambi daremo il meglio e faremo "fortuna". Anche e soprattutto nel corso del tempo.
"Agirai con lealtà con coloro che saranno leali" - Samuele 22:26